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ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI

DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

Prot. n.646

Brindisi, 25 agosto 2017

A tutti i Sindaci

Comuni in indirizzo

OGGETTO: collaborazione.

Questo Ordine vuole riaffermare, anche allo scopo di sottoscrivere appositi accordi e protocolli, il proprio impegno al fine di concretizzare un rapporto di fattiva collaborazione, confrontandosi sulla complessa materia del governo del territorio, dei beni culturali e del paesaggio, dell'edilizia, dei lavori pubblici ed avviando un processo virtuoso,  al fine di identificare e di risolvere problemi interpretativi di carattere generale, di norme e di regole per garantire qualità e correttezza degli interventi, efficacia e chiarezza delle procedure, certezza dei tempi e delle norme.

Riteniamo che detta costante collaborazione si possa attuare mediante un procedimento che assicuri il tempestivo e continuo flusso di dati e di informazioni utili, realizzando così un reciproco vantaggio, nell’interesse della comunità rappresentata.

Nella logica dell’ottenimento di un’azione pubblica tesa alla massima efficacia ed alla qualità del risultato in fase di affidamento di incarichi, promuovendo concretamente la centralità del progetto, è fondamentale che la collaborazione tra Amministrazioni comunali e l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Brindisi si attenga al recepimento delle direttive comunitarie, al nuovo Codice degli Appalti ed alle linee guida emanate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, interpretando il quadro normativo vigente in modo da premiare la qualità delle prestazioni professionali e di garantire  la più ampia apertura del mercato dei lavori pubblici ai giovani professionisti ed ai titolari di strutture professionali medio piccole, in linea con i principi enunciati dalla direttiva 2014/24/UE (considerato 78).

In particolare, tali obiettivi possono essere raggiunti,  nell’ambito degli affidamenti di Servizi di Architettura e di Ingegneria, puntando a:

  1. Valutare i curricula nell’arco dell’intera carriera professionale, evitando di richiedere, quale requisito per  l’accesso alle gare,  lo svolgimento di prestazioni professionali svolte in un arco di tempo limitato, in linea con l’allegato XVII, parte seconda, lettera ii) del codice, che consente l’ampliamento della forbice temporale,  stabilita dallo stesso codice o dalle linee guida ANAC, per la dimostrazione dei requisiti di cui all’art. 83 del codice. Ciò al fine di scongiurare il rischio che il mercato rimanga chiuso solo agli operatori economici che hanno avuto l’opportunità di lavorare negli ultimi anni.
  2. Non richiedere requisiti economico-finanziari, come quello del fatturato, che può essere sostituito da un ”livello adeguato di copertura assicurativa”, come stabilito dallo stesso art. 83, comma 4, lettera c del codice. Ciò al fine di aprire il mercato ai giovani ed ai professionisti che, seppure in grado di garantire prestazioni di qualità, non possiedono il fatturato richiesto, a causa della grave crisi che ha colpito anche il settore dei lavori pubblici negli ultimi  anni.
  3. Rilanciare la procedura concorsuale, con l’affidamento delle fasi successive al vincitore,  quale criterio in grado di garantire effettiva realizzazione e qualità degli interventi. L’individuazione delle opere pubbliche soggette a procedure concorsuali dovrà essere definita annualmente nell’ambito del Piano Triennale e dell’aggiornamento annuale delle opere pubbliche. L’Ordine si impegna a fornire ed aggiornareun elencodi professionisti, con adeguata competenza, per far parte delle commissioni giudicatrici e a mettere a disposizione le proprie conoscenzeper fornire informazioni utili per la ricerca di fondi necessari all’attuazione dei concorsi, anche monitorando le diverse misure di finanziamento, anche attraverso corsi e seminari di formazione. Al fine di finanziare l’affidamento degli incarichi, l’Amministrazione Comunale potrà utilizzare fondi di rotazione di dimensione sovraccomunale, come il Fondo finanziato dalla Cassa depositi e prestiti, di cui alla L.N. n. 135/1997, o  analoghi strumenti di finanziamento da parte dello stesso Comune, con proprie risorse derivanti  da entrate come, ad esempio, le tasse sulla casa o altre imposte comunali.
  4. Garantire il rigoroso ricorso al cosiddetto “Decreto Parametri” (DM 143/2013 e ss.mm.ii.)  per calcolare l’importo a base di gara, in adempimento a quanto prescritto dall’art.24 comma 8 del Codice, così come modificato dal D. Lgs. N. 56/2017.
  5. Promuovere la riserva ai pubblici dipendenti di attività di programmazione, verifica e controllo, con incentivo del 2%, nel processo esecutivo delle opere pubbliche, quali giuste e naturali conclusioni della definizione degli obiettivi e delle linee strategiche e programmatiche  delle Amministrazionie, contestualmente, alla riserva prioritaria ai liberi professionisti  delle attività di progettazione, direzione lavori e collaudo delle opere, in considerazione della natura e della complessità delle prestazioni rese e della mole di incombenze e di responsabilità derivante dalla ordinaria amministrazione dei pubblici dipendenti.
  6. Limitare drasticamentel’aggiudicazione degli appalti con il criterio del massimo ribasso, che ingenera l’introduzione di varianti in corso d’opera e determina risultati qualitativamente più bassi.

Restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o informazione, si porgono i più cordiali saluti.

Il presidente

Arch. Maurizio Marinazzo